Fig. 1 – Camosci a riposo durante una nevicata. La fauna in inverno trascorre la maggior parte del tempo in uno stato di inattività, al fine di ridurre il fabbisogno energetico necessario. Qualsiasi alterazione di questo stato che non avviene per precisa scelta degli individui, può essere considerato un disturbo (foto Albert Mächler).
Fig. 2 – Camosci in fuga in seguito all’apparizione di un disturbo. Le conseguenze di uno spostamento effettuato correndo, sono innumerevoli: muoversi nella neve costa molta energia, ed il dispendio energetico aumenta notevolmente con l’aumentare dell’altezza del manto nevoso. Durante la fuga i camosci sono sottoposti ad una situazione di stress, e la loro frequenza cardiaca aumenta considerevolmente. In questo stato essi non sono neppure in grado di assumere nutrimento per riacquistare le energie perdute. Il risultato di continue fughe può essere letale per gli animali coinvolti (foto Albert Mächler).