Fig. 1 – Lo scialpinismo, durante la fase di salita, a causa della lentezza con cui avviene l’ascesa, che consente agli animali di valutare con calma l’avvicinamento del potenziale pericolo, ha un impatto relativamente contenuto sulla fauna, a patto che il flusso dei praticanti venga incanalato lungo determinati itinerari (Photo credits: Archivio fotografico Palazzo Veneziano, foto di Paolo Meizinger).
Fig. 2 – Durante la fase di discesa, il potenziale disturbo provocato dagli scialpinisti viene amplificato su di una superficie molto vasta, in quanto ciascun sciatore ama lasciare la propria traccia nella neve ancora non sciata. Inoltre l’imprevedibilità del percorso scelto e la velocità con cui viene affrontato, fanno sì che la fauna non sia in grado di adattarsi a questa forma di disturbo. Per questo motivo è necessario individuare le zone importanti per lo svernamento della fauna, al fine di garantirne la loro tranquillità, evitando che vengano percorse (foto Luca Rotelli).