© Albert Mächler
CONOSCERE per RISPETTARE
Se, per gli appassionati delle attività outdoor invernali, come lo scialpinismo e l’escursionismo con racchette da neve, l’arrivo dell’inverno rappresenta il momento più entusiasmante dell’anno, per la fauna che vive in montagna costituisce invece il periodo più duro.
La maggior parte delle persone, che frequenta gli ambienti naturali per praticarvi le attività del tempo libero, non è assolutamente consapevole di trovarsi in habitat in cui vivono animali selvatici. Agli appassionati delle attività outdoor mancano spesso le conoscenze delle specie presenti, della loro biologia, di come esse utilizzano l’ambiente, in quale periodo della giornata sono attive e quali conseguenze possono derivare nel caso in cui il loro normale ciclo vitale venga disturbato dalla nostra presenza.
Acquisire conoscenze sul mondo animale, per chi frequenta la montagna, significa avere la possibilità di soddisfare la propria passione nel rispetto degli ambienti in cui si muove, di comprendere meglio e accogliere con maggiore convinzione le raccomandazioni e le regole di comportamento proposte, in quanto vengono comprese le motivazioni che stanno alla base di queste richieste.
E’ importante che la gente capisca i motivi per i quali venga loro richiesta attenzione e rispetto nei confronti della fauna e degli ambienti in cui essa vive. A questo proposito è importante che vengano attuate una comunicazione e una informazione chiara e corretta della problematica.
La vita della fauna, seppur affascinante agli occhi dei più, è spesso poco conosciuta. Per questo motivo ho approfondito alcuni aspetti della sua biologia ed ecologia, probabilmente al di là delle conoscenze che, coloro che frequentano gli ambienti naturali per praticare la propria passione, dovrebbero avere per vivere con rispetto la montagna. L’obiettivo è di mostrare quanto sorprendenti, sofisticati e delicati siano i meccanismi messi in atto dagli animali selvatici per poter vivere in un ambiente così ostile, come può essere la montagna in inverno. Meccanismi la cui efficienza può essere garantita solamente se la fauna viene lasciata indisturbata e nelle condizioni di utilizzare in piena libertà l’ambiente in cui vive.
© Albert Mächler
Durante l'inizio dell'estate alcune specie di tetraonidi sono in cova sul nido (fagiano di monte e pernice bianca), mentre altre sono già impegnate nell'allevamento dei pulcini (gallo cedrone e francolino di monte)
Le fasi della cova e dell’allevamento dei pulcini sono particolarmente delicate e richiedono la massima prudenza e attenzione da parte dell’uomo.
Qualsiasi disturbo arrecato alle femmine in cova può condurre all’abbandono del nido.
I pulcini, non ancora in grado di regolare in modo autonomo la loro temperatura corporea, fanno totalmente affidamento sulle cure della chioccia per riscaldarsi, per cui è necessario evitare qualsiasi forma di disturbo che li separi: il distacco dei piccoli dalle loro madri può essere esiziale.
Evitiamo che le nostre attività ricreativo-sportive abbiano conseguenze negative sulla loro riproduzione
E’ quindi opportuno:
rimanere sui sentieri e sulle strade forestali;
tenere sempre i cani al guinzaglio;
laddove presenti, rispettare le aree di tranquillità per la fauna (indicate dalla segnaletica in loco).
L’osservanza di queste semplici regole consente di frequentare la montagna nel rispetto della fauna che vive nei luoghi dove l’uomo svolge le sue attività ricreativo-sportive.
Chi sono
© Luca Rotelli